martedì 23 Aprile 2024

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    Il vetro retinato

    Il vetro è un materiale impiegato per numerosissime lavorazioni edili.

    Sono state sviluppate delle nuove soluzioni in grado di rinforzare in modo sensibile la resistenza delle lastre vetrate, così da rendere questo materiale più sicuro e solido.

    Una delle soluzioni adottate è stata quella della retinatura.

    E’ un processo che prevede di colare e laminare il vetro fuso con all’interno una rete di acciaio, in modo da conferire delle caratteristiche tecniche superiori rispetto ai vetri normali.

    Questa soluzione viene spesso utilizzata per la realizzazione di parte dei parapetti vetrati, per conferire loro la migliore resistenza possibile.

    Le caratteristiche principali del vetro retinato

    Il vetro retinato, chiamato anche vetro armato, è un vetro di tipo sodico calcico con una superficie levigata.
    Al suo interno si trovano spesso dei fili metallici cromati che possono anche creare una rete complessa.
    Questi vetri vengono ottenuti con la sistemazione di una rete elettrosaldata tra 2 lastre di vetro allo stato pastosa, che vengono poi fusi in una unica lastra, che, solitamente, presenta uno spessore di 6/10 mm.

    Questa soluzione, come è prevedibile, permette di conferire alle lastre un’ottima resistenza agli urti, grazie all’armatura che viene annegata all’interno della lastra.
    Per la presenza della rete metallica, questi vetri non possono venire sottoposti al processo di tempratura, cosa che avviene per conferire maggiore resistenza ai normali vetri, rendendoli circa 4 volte più resistenti del normale.

    Fonte:  rifaidate.it

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