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martedì 22 Ottobre 2024

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    Lessico famigliare, così Parma riabbraccia la sua ex vetreria

    Se la squadra verrà promossa, sarà festa a maggio/ Sventolando una bandiera [gialla e blu] in tre/ Su una Vespa Piaggio i ragazzi suoneranno i clacson/ E sarà felice un po’ anche chi detesta il calcio.
    Oggi soffia un vento freddo che mi parla di te/ È come il bacio di una donna con le labbra ghiacciate/ E ha il sapore della nebbia e delle pietre del tram/ Ricordi di un passato vivo […].

    Dutch Nazari, rapper e cantautore italiano, ci perdonerà il leggero riadattamento delle sue barre. Dalla sua Padova a una festante Parma, per questa primavera dal sapore speciale, non solo per la vittoria della Serie B e il ritorno nella massima serie, dopo tre lunghe stagioni, ma anche per la riscoperta di uno dei simboli della città emiliana: la vetreria Bormioli di via San Leonardo

    Carezze di Vetro: la vetreria in mostra

    A inizio maggio e a vent’anni dall’ultima sirena di fine turno della vetreria, i “ricordi di un passato vivo” sono tornati a emozionare centinaia di parmigiani, grazie alla mostra Carezze di Vetro, promossa dal Gruppo delle Medaglie d’oro della Bormioli Rocco, con il patrocinio del Comune, della Provincia e dell’Università di Parma.
    Il Gruppo ha raccolto e catalogato l’intero materiale, le pubblicità e i campionari dell’azienda, unendo i numerosi punti di vista di lavoratori e collaboratori per tramandare la tradizione della produzione del vetro a Parma.

    Ricordi vividi in arte

    L’evento è stato realizzato grazie al prezioso contributo artistico di Nicoletta Bagatti, pittrice contemporanea, la cui storia personale è strettamente legata alla vetreria, il padre Pietro lavorò infatti in Bormioli negli anni del boom economico. Attraverso i suoi ricordi di bambina, che ascoltava curiosa i racconti del babbo, noi accediamo ad un pezzo di storia della città. 

    Le oltre 40 tele di Bagatti ci raccontano lo sviluppo di un quartiere e di un’attività costruita e alimentata dalle famiglie parmensi. Tali opere ci regalano uno scorcio su una “storia generazionale, industriale, di una filiera che ha connotato Parma a livello internazionale” (Fonte: comune.parma.it). La scelta di un allestimento post industriale ha garantito una continuità con il passato e le sue atmosfere, e riaffermato la necessità di tutelare un edificio di interesse storico, come lo stabilimento progettato da Leoni, l’architetto che ideò anche lo stadio Ennio Tardini.

    Aldilà del sogno di realizzare un museo permanente nell’ex vetreria e del valore pluridisciplinare dell’archeologia industriale, l’esperienza di Carezze di Vetro testimonia il profondo legame tra attività produttive, territorio e famiglie.
    Un legame che il vetro, come documentato nel 2022 dall’International Year of Glass, contribuisce a nutrire e a saldare, attraverso una continuità che travalica i confini temporali di un’impresa industriale. 

    Fonti: comune.parma.it, parma.repubblica.it

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