È in partenza il più importante intervento strutturale per la raccolta differenziata del vetro. Figlio dell’accordo tra CoReVe (Consorzio per il Recupero del Vetro) e Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), il piano prevede un investimento complessivo di circa 10 milioni di euro, con il proposito di rendere ancora più efficiente il sistema di raccolta differenziata del vetro, superando inoltre le disparità tra nord e sud del Paese.
La specificità geografica
Il progetto mira a supportare gli enti locali con azioni strutturali a carattere permanente, attraverso percorsi di miglioramento sostenuti da finanziamenti in attrezzature e comunicazione.
L’accordo prevede due bandi, rivolti ai comuni convenzionati con CoReVe, ai quali sarà possibile aderire entro il 30 giugno 2023. Uno è dedicato alle regioni del Sud, a cui sono stati destinati 4 milioni di euro, e uno a quelle del Centro-Nord (2 milioni).
Finanziamenti: mezzi e campagne informative
I comuni aderenti potranno accedere a un finanziamento parziale a fondo perduto erogato da CoReVe per l’acquisto di attrezzature, quali mastelli, carrellati, cassonetti e campane. Ma anche per l’implementazione di progetti territoriali e per la realizzazione di campagne di informazione a supporto della raccolta differenziata del vetro.
Rivedere le abitudini dei cittadini sul fronte della sostenibilità produce infatti dinamiche virtuose in termini tanto economici quanto di tutela dell’ambiente.
Economia e sostenibilità
Estendere il riciclo del vetro e avvicinarsi sempre di più al 100% (ora siamo al 78,6%) potrebbe dunque avere un duplice impatto positivo.
Questo presupposto produrrebbe infatti un risparmio di energia sia diretta che indiretta che favorirebbe una diminuzione strategica del consumo energetico nazionale di gas.
Per raggiungere tale obiettivo il piano si propone di aumentare la raccolta del rottame di vetro di circa 300.000 tonnellate.
Il potenziale del riciclo del vetro
Come si anticipava, il programma di CoReVe valuta la specificità delle diverse regioni, attraverso una visione di lungo periodo, pensata per colmare l’annoso gap che contraddistingue le due macro-aree italiane.
In linea con le politiche pubbliche, il piano favorirà i comuni pronti a impegnarsi nel recupero e nel riciclo del vetro, come motore di transizione per il Paese. Ad approvare i progetti dei Comuni sarà una commissione tecnica composta da rappresentanti di CoReVe e Anci.
Per accedere ai fondi gli enti pubblici hanno dunque a disposizione un anno. Riuscirà l’Italia a rispondere compatta per conservare il proprio primato nel riciclo del vetro?
Fonti: Adnkronos, Repubblica