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giovedì 21 Novembre 2024

traduzione automatica

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    Roma Convention Center vola con la sua nuvola

    Il Roma Convention Center La Nuvola è una struttura congressuale internazionale, è stata progettata da Massimiliano e Doriana Fuksas per Eur SpA.
    Una delle principali caratteristiche è la sua grande flessibilità, la capacità di ospitare eventi con caratteristiche molto differenziate, può avere una capienza complessiva di oltre 8.000 posti, mantenendo sempre un approccio eco-compatibile e soluzioni tecnologicamente avanzate.

    La superficie costruita del RCC La Nuvola è pari a 58.500 mq ed è suddivisa in 3 grandi aree: la “Teca”, la “Nuvola” e la “Lama”.

    La Teca: La Teca è la “scatola” principale dell’edificio, un parallelepipedo completamente trasparente realizzato in acciaio e con una doppia facciata in vetro.

    La Nuvola: La Nuvola è la sala congressi interna. La Nuvola è l’elemento caratterizzante del progetto.
    E’ agganciata solo in due punti, ed aleggia nella Teca.

    La Nuvola è realizzata in acciaio rivestito poi da un telo semitrasparente in fibra di vetro microforata che garantisce l’effetto “nuvola”, ovvero fluttuante, e quasi impalpabile.

    Al suo interno l’auditorium è rivestito da pannelli lignei di colore nero che garantiscono una perfetta acustica alla sala.

    La Lama è invece l’albergo a fianco del centro congressi vero e proprio, pensato come struttura completamente autonoma.
    Il nuovo centro congressi di Roma con la realizzazione di questa opera è diventato un’entità così particolare che fa dell’arte un grande palcoscenico molto funzionale. Ricordiamoci che al suo interno c’è un auditorium da 1800 posti.
    Ad incuriosire, di un progetto dal nome così etereo sono le caratteristiche tecnologiche e costruttive di una struttura che sembra promettere di essere impalpabile.
    Sembra un’ascesa verso il cielo, la nuvola è raggiungibile attraverso delle scale mobili monoblocco, che sono le più lunghe d’Europa.
    La Nuvola Fuksas è costituita da una struttura portante in acciaio che sorregge l’auditorium e da una struttura secondaria calandrata che, formando una serie di curve, ripropone le morbide linee di una nuvola.
    Le travi calandrate sono rivestite da teli di fibra di vetro traslucente (ben 15 mila metri quadri) fissati alle travi della struttura secondaria.
    Di sera con le luci che si accendono, la nuvola di Fuksas diventa ancora più speciale, infatti il telo traslucido che la ricopre spicca all’interno della teca e, più che di giorno, risalta ancora di più l’effetto nuvola, tanto studiato dall’architetto.

    Fonte: architetturaecosostenibile.iteurspa.it

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