GIMAV: “Impossibile fare previsioni”
Dopo un 2019 in crescita per l’industria italiana delle macchine, degli impianti, degli accessori e dei prodotti speciali per la lavorazione del vetro – che ha registrato un +2,7% e un fatturato complessivo di oltre 2,3 miliardi di Euro, grazie al traino delle esportazioni (+3,7%) – e stime ottimistiche per il 2020, il lock down ha fermato tutto.
Prima dell’emergere della pandemia, le Aziende Associate avevano fornito una proiezione dei risultati del settore molto positiva: nel complesso (Italia ed estero) l’86,4% delle aziende intervistate prevedeva una crescita e il restante 13,6%, non prevedeva alcuna contrazione. Nel dettaglio, le previsioni di crescita salivano fino al 91,3% degli intervistati considerando i soli mercati esteri (l’8,7% li prevedeva comunque stabili), mentre si attestavano su un “più contenuto” 76,2% per il mercato interno, che veniva previsto stabile dal 19% degli intervistati e in riduzione dal restante 4,8%.
Nel tentativo di dare un contributo, la relazione di settore è stata integrata con i risultati dell’indagine che ne fotografa la situazione nel corso della pandemia: considerando che nel 2019 i mesi di marzo, aprile e maggio, hanno contribuito al risultato d’anno per oltre il 26% del totale, in pieno lock-down il 43% delle aziende era del tutto inattiva e, tra le aziende attive, il 65% ha dovuto comunque fermare del tutto la produzione. Inoltre, ben il 71% delle aziende del settore ha dovuto fare ricorso alla Cassa Integrazione per almeno il 70% della forza lavoro.
Michele Gusti, presidente di Gimav, ha affermato: «Per ogni Euro investito nel settore contribuiamo con 55 centesimi di saldo positivo alla bilancia commerciale del nostro paese sarebbe opportuno che chi decide le politiche economiche e industriali del nostro paese tenesse conto di quest’eccellenza premiandola di più».