CoReVe è il consorzio per il recupero del vetro (costituito nel 1997) è presieduto dal 2019 da Gianni Scotti.
Nel 2019 le tonnellate di vetro immesse al consumo nel nostro Paese sono state circa 2 milioni e 700 mila, CoReVe ne ha raccolte 2 milioni e 350 mila e consentito il riciclo di 2 milioni e 100 mila.
Nel 2020 si è registrato un +2 per cento a fine settembre (rispetto allo scorso anno) nonostante la pandemia.
Il Consorzio è convenzionato con quasi 7.500 comuni (92% del totale italiano), 20 sono gli stabilimenti ad alta automazione presenti nel nostro Paese, capaci di trasformare il rifiuto grezzo in nuova materia prima.
Le strutture sono dislocate: 12 nel nord Italia, 3 nel centro e 5 nel sud, sono per la maggior parte complessi all’avanguardia dai quali esce un prodotto di alta qualità.
Tale prodotto viene utilizzato dalle vetrerie che da “materia prima seconda” (così si chiama il vetro trattato da rifondere) ha una nuova vita.
Questo materiale si presta in modo ottimale al riciclo perché nei processi di lavorazione non subisce scadimenti qualitativi, quando lo si rifonde si usano temperature più basse, così facendo ne consegue un risparmio energetico e ridotte emissioni di CO2.
Ricordiamo che il vetro è considerato un materiale permanente, non cambierà mai le sue caratteristiche ed è quindi un valido esempio di economia circolare.
Tra i principali responsabili per una buona raccolta del vetro sono i cittadini ed è per questo motivo che è necessario avere delle regole chiare e precise da seguire.
Spesso nel gettare le bottiglie nelle campane che raccolgono il vetro nelle nostre città utilizziamo delle sporte in plastica.
Questo è un comportamento poco corretto, che rende vano il nostro “essere green”.
Le bottiglie cosi gettate nelle campane sono considerate corpo opaco e quindi estraneo cosi quelle bottiglie saranno scartate e non riciclate.
Quindi ricordiamoci che il miglior modo per smaltire il vetro è inserirlo direttamente nelle campane senza alcun tipo di involucro o protezione.
Ricordiamoci che ceramica, pyrex e cristallo sono materie che mischiate al vetro puro lo rendono inutilizzabile. Una raccolta ottimale sarebbe quella di fare una divisione anche per colore, perchè il vetro non è tutto uguale.
Il nostro Paese è uno degli stati virtuosi, attenti al riciclo del vetro, in Europa siamo secondi dietro la Germania.
Per il nostro futuro sono tanti gli aspetti su cui migliorare e lavorare per raggiungere risultati ancora più soddisfacenti e positivi. Il Consorzio sta lavorando per raggiungere standard eccellenti e migliorare la qualità della raccolta differenziata.
A noi non resta che recepire queste piccole e sane abitudini per rendere ancora più “green” ed eco sostenibile il nostro bel Paese.