L’India è un magico insieme di colori, forme e fantasie. Ciò è particolarmente vero nella città di Bombay, dove i nuovi eleganti condomini stanno guancia a guancia con le abitazioni improvvisate dei bassifondi.
Vivere in questi luoghi vuol dire saper integrarsi con una cultura dove tutto può essere utilizzato e riutilizzato.
La Collage House, casa-collage nel distretto di Navi, prende vita dall’idea di riciclo e collage su due fronti, quello fisico – coi materiali – e quello intangibile fatto di spazio e di ricordi.
Al lettore vedere questa immagine probabilmente fa pensare ai super moderni tipi di infissi che il mercato ci propone, ma che sono tendenzialmente tutti molto simili.
Nella Collage House c’è un vero e proprio trionfo di infissi, di vetri di ogni fattura e composizione.
Il progetto è dello studio di architettura S+PS Architects ed ha voluto far emergere un linguaggio nuovo ma allo stesso tempo stranamente familiare e che ci fa ripensare a nozioni di bellezza che diamo per scontate intorno a noi.
Nasce così una residenza privata di 520 mq, la casa-collage, pensata per ospitare una famiglia con persone di tutte le età, dai bambini agli anziani, e ognuno con esigenze diverse.
Collage House è diventata la prima casa al mondo realizzata con materiali riciclati e ha vinto la diffidenza del mondo architettonico in primis per il suo significato profondo.
La Collage House è un ricco contenitore di stili, forme. La facciata anteriore dà l’impostazione a ciò che si trova all’interno, con un imponente “angolo di finestre” in cui sono riciclati vecchi infissi e porte di case demolite raccolte in città.
Disposte come un grande patchwork, una raccolta storica di finestre di forme e caratteristiche infinite. Un grande omaggio all’elemento più diffuso nel mondo le finestre e il vetro.
Collage House è un edificio “dalle molteplici vite” fissate tutte in un unico istante, ciascuna caratterizzata da un particolare componente riciclato.
Questa struttura è anche un ingegnoso progetto che guarda al futuro, con le sue forme funzionaliste e i suoi accorgimenti tecnologici, come la cisterna di 50.000 litri di acqua per la raccolta dell’acqua piovana e gli impianti per l’accumulo di energia solare.
Fonte: www.architetturaecosostenibile.it