Stabilità chimica ed inerzia del vetro sono le caratteristiche del vetro che lo rendono apprezzato e ricercato nel settore farmaceutico, sono infatti una garanzia nella conservazione dei farmaci e nel confezionamento e imballaggio.
Il vetro farmaceutico viene prodotto nei colori bianco trasparente e giallo ambra a ridotta trasmissione luminosa adatto ai farmaci fotosensibili.
La classificazione del Vetro Farmaceutico tiene conto anche della forma del farmaco che dovrà contenere.
Tipo I (neutro) è adatto per contenere farmaci iniettabili e in forma liquida
Tipo II (sodico-calcico) trattato a caldo con Solfato di Ammonio o Anidride solforosa, questo trattamento serve per dare ulteriore stabilità al contenitore cosi che potrà contenere soluzioni infusionali con PH non superiore a 7.
Tipo III (Sodico-Calcico): è utilizzato per farmaci in forma solida o liquida ad uso orale o esterno (Sciroppi e Gocce) o iniettabli da preparare (Antibiotici in polvere).
Nel confezionamento dei farmaci è previsto l’utilizzo non solo di flaconi, nello stesso tipo di vetro ma di stabilità chimica superiore.
Questi servono per i farmaci iniettabili a preparazione estemporanea e per i farmaci bevibili.
Oltre che per i contenitori, sia stampati che ottenuti da tubo di vetro (fiale e flaconi), che hanno una elevata resistenza chimica, noto come “vetro neutro” per prodotti iniettabili liquidi.
Per quelle soluzioni che hanno volumi diversi (tipo fisiologiche/glucosio fino ai 500ml) è stato studiato un apposito trattamento della superficie interna del contenitore che aumenta la resistenza chimica al livello di quella del vetro neutro.
Questa applicazione tecnica di miglioramento della resistenza idrolitica calcico ha garantito di offrire all’industria farmaceutica un “imballaggio” di grande valore.
Fonte: Assovetro.it