Il vetro è un materiale estremamente versatile. La combinazione delle sue proprietà, pressoché uniche, lo rende adatto a diversi campi applicativi.
Cercheremo oggi di analizzare la qualità forse più evidente di tale materiale: la trasparenza, a cui si lega un concetto chiave come antiriflesso.
La riflessione della luce, sia essa naturale o artificiale, è un parametro fondamentale per molteplici applicazioni che mirano al perfezionamento del comfort visivo, garantendo la trasparenza ottimale di ogni superficie vetrata.
Cosa sono i vetri antiriflesso? E come vengono realizzati?
Si definisce antiriflesso il vetro che riduce la riflessione indesiderata della luce e il riverbero sulla superficie, migliorando la trasparenza e favorendo una visione nitida e naturale.
Ma come si ottiene tale comfort visivo? Mediante un processo di coating, ossia rivestendo la superficie della lastra di vetro float con un sottilissimo strato di sali minerali e ossidi metallici. Si viene così a creare un film che diminuisce in modo sensibile la riflessione della luce (fenomeno fisico per cui un’onda luminosa cambia direzione quando colpisce una superficie).
Quali sono i campi applicativi?
Il vetro antiriflesso non solo perfeziona la luminosità degli ambienti, ma offre anche una migliore definizione del contrasto, laddove i riflessi possano rappresentare un limite.
Tale proprietà garantisce al materiale un’ampia varietà di applicazioni, tra cui troviamo:
- vetrine di negozi. Offrire ai passanti o ai clienti una visione chiara e attraente dei prodotti esposti o degli spazi interni risulta strategico nel caso di negozi di abbigliamento e arredamento, gioiellerie e showroom, ma anche ristoranti e alberghi. In quest’ottica, il vetro antiriflesso assicura la massima trasparenza e livelli bassissimi di riflesso e riverbero.
- Vetrine museali. L’antiriflesso annulla le distanze tra il visitatore e il manufatto/ opera d’arte, che può essere ammirato/a nel suo colore originale, garantendo un’affascinante continuità tra osservante e osservato, senza trascurare un elemento fondamentale per il secondo: la sua sicurezza.
- Vetri per quadri e cornici. Valgono le medesime considerazioni riportate per la categoria precedente. L’antiriflesso consente di mantenere l’integrità dell’immagine, del dipinto o della fotografia contenuta nella cornice, proteggendola dagli agenti esterni.
- Segnaletica digitale. Tabelloni, display e dispositivi per interni ed esterni (ospedali, stazioni, strade e autostrade, negozi) si avvalgono delle proprietà antiriflesso, combinate a schermature EMI (ElectroMagnetic Interference) per favorire una lettura ottimale delle informazioni trasmesse.
- Finestre e facciate di edifici. Estetica e funzionalità sono i due principi dominanti dei moderni progetti architettonici e trovano concretezza nel fascino delle vetrate per una visione chiara, ma confortevole, sia all’interno che all’esterno.
- Elettronica di precisione. Possiamo elencare in questa categoria tanto gli schermi di dispositivi elettronici come tablet, smartphone, televisioni e computer), quanto i pannelli solari rivestiti, i quali massimizzano l’assorbimento della luce senza perdite dovute ai riflessi.
- Strumentazione ottica. Dalle lenti per occhiali ai telescopi e i microscopi, fino agli obiettivi e ai filtri fotografici; il vetro antiriflesso è garanzia di nitidezza e qualità, proprietà imprescindibili per i professionisti e i clienti di questi settori.
Le proprietà avanzate del vetro, certificate da metodi produttivi all’avanguardia, si adattano a una varietà di contesti, apportando stile e comfort ad ambienti e prodotti.
Fonti: sg-lifeupgrade.it, guardianglass.com, saint-gobain-glass.it