Il packaging è fondamentale per il sistema alimentare globalizzato di oggi, ma i materiali a contatto con gli alimenti possono essere fonte di sostanze chimiche pericolose che migrano nei cibi. Una ricerca internazionale ha confermato che gli imballaggi più sicuri per la salute dei consumatori sono quelli in vetro e ceramica.
Il primato del vetro
La ricerca, pubblicata sulla rivista “Critical Reviews in Food Science and Nutrition”, ha individuato circa 3000 sostanze chimiche che possono migrare dagli imballaggi agli alimenti, rendendo altamente probabile l’esposizione umana a tali sostanze.
Più precisamente, lo studio ha rivelato che delle 2881 sostanze chimiche a contatto con gli alimenti rilevate, solo 47 sono state individuati negli imballaggi di vetro o ceramica; un risultato inferiore al 2%.
Esiti peggiori per plastica e carta
Al contrario, per i contenitori di plastica la percentuale si avvicina al 70%, con 1975 sostanze chimiche rilevate. Mentre per la carta e il cartone supera leggermente il 30% (887).
Come affermato da Adeline Farrelly, segretaria generale della FEVE (Fédération Européenne du Verre d’Emballage), “lo studio mostra come il vetro sia il più sicuro tra i materiali da imballaggio, in quanto non contiene praticamente sostanze chimiche e dunque è quello che tutela maggiormente la salute umana”.
Verso ricerche più approfondite
Un altro dato significato ricavato dallo studio è che solo il 35% delle sostanze chimiche a contatto con gli alimenti trovate era noto. Il restante 65% non era registrato in alcun elenco normativo o di settore fino ad oggi.
C’è dunque una notevole lacuna di conoscenze da colmare sulla legislazione relativa al contatto con gli alimenti, come suggerisce Farrelly. “Le metodologie di valutazione del ciclo di vita sul packaging devono tenere conto delle sostanze chimiche, soprattutto di quelle pericolose, utilizzate nei materiali di imballaggio a contatto con gli alimenti, le quali possono anche essere riversate nell’ambiente”.
Fonti: glass-international.com, tandfonline.com