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domenica 22 Dicembre 2024

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    Il museo del vetro di Altare

    La cultura del vetro in Altare ha radici molto antiche: le prime fornaci per la lavorazione del vetro risalgono all’XI secolo, mentre del 1495 sono gli Statuti dell’Università del Vetro, corporazione che riuniva le famiglie che si dedicavano alla lavorazione del vetro.
    Sciolta nel 1823, i vetrai si trovarono ben presto in difficoltà, e decisero dunque di fondare la Società Artistico – Vetraria, prima cooperativa d’Italia.
    La Società Artistico Vetraria, nata la notte di Natale del 1856, e fondata dalle famiglie dei vetrai altaresi, aveva diverse linee produttive: principalmente vetro d’uso, per la casa e la vita quotidiana, e vetro per l’industria chimico-farmaceutica, oltre a oggetti artistici .

    All’interno della vetreria fu anche organizzato un museo aziendale, nel quale vennero conservati gli oggetti più importanti, come quelli presentati nelle varie esposizioni e concorsi nazionali ed internazionali.
    Dopo il fallimento della cooperativa nel 1978, il museo aziendale venne acquistato dal Comune di Altare e costituì il primo nucleo dell’attuale collezione museale.

    Il Museo dell’Arte Vetraria Altarese conserva un patrimonio d’eccezione, limitato sostanzialmente a poco più di un secolo, ed è depositario di una tradizione millenaria.

    Il Museo offre oggi ai suoi visitatori una rassegna di opere che vanno dal 1700 ai giorni nostri, oltre ad attrezzi per la lavorazione artigianale, supportati da nuovi strumenti multimediali per illustrare tutte le fasi della lavorazione del vetro.
    Villa Rosa, sede del museo, è uno splendido edificio in stile Liberty.
    Progettata dall’ingegnere savonese Nicolò Campora, formatosi a Torino e attento alle innovazioni tecniche e stilistiche nel campo dell’architettura internazionale

    Da novembre 2016 l’allestimento si è arricchito di una nuova illuminazione.
    Si tratta di una lampada, chiamata “levata” dalla massa di vetro fuso che i vetrai estraggono dal forno per creare oggetti dalle diverse fogge.
    Progettata dallo Studio Armellino & Poggio Architetti Associati, la lampada è stata realizzata dalla ditta Marzero S.a.s. con l’inserimento di una base in vetro soffiata dal maestro francese Jean-Marie Bertaina.
    Il progetto è stato realizzato con il contributo della Fondazione A. De Mari.

    Dal marzo 2019 il Museo dell’Arte Vetraria Altarese ha inaugurato un nuovo allestimento dedicato agli oggetti ad uso chimico e farmaceutico.
    Per la prima volta offre ai visitatori la possibilità di conoscere i diversi aspetti di questa importante produzione altarese, che raggiunse nel XX secolo altissimi livelli di qualità e di diffusione, nonchè di comprenderne il relativo utilizzo in laboratorio.

    Questo allestimento fa parte del progetto “Il Vetro e la chimica“.

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