Le sempre più frequenti ondate di calore che stanno colpendo l’Europa e la previsione di temperature in aumento nei decenni a venire costringono a ripensare gli edifici per garantire il benessere degli occupanti e un adeguato comfort estivo. Esaminare l’impatto sugli ambienti di tali ondate di calore diviene dunque una priorità per le agenzie impegnate nel settore edilizio, come testimoniato da Glass for Europe, attraverso il documento informativo “Glazing contribution to summer comfort” (il contributo delle vetrate al comfort estivo).
Cos’è il comfort estivo?
Il concetto di comfort estivo può essere descritto come “uno stato fisico e mentale soddisfacente, percepito dalle persone in un determinato edificio durante il periodo estivo”. Si lega dunque al concetto di comfort termico, ma lo perfeziona, ponendo l’accento non solo sulla temperatura, ma anche su fattori quali il collegamento all’ambiente esterno, l’accesso alla luce naturale e a una ventilazione sufficiente.
Con la vulnerabilità all’indice di calore in crescita in tutta Europa, a causa dell’invecchiamento della popolazione e dell’incremento delle malattie croniche, il comfort estivo si qualifica oggi come un bisogno sociale. Garantire il comfort estivo significa infatti tutelare la salute degli occupanti e favorire la produttività dei lavoratori.
Il ruolo del vetro
Per resistere alle future ondate di calore e assicurare un adeguato comfort estivo, gli edifici dell’UE devono ricorrere alle moderne tecnologie di vetratura, fautrici della riduzione del fabbisogno energetico e delle emissioni di CO2. Soluzioni come le vetrate a controllo solare permettono infatti di prevenire il surriscaldamento degli ambienti e favoriscono una continuità (luminosa, ma non solo) con l’ambiente esterno.
Le tecnologie disponibili
Pur presentandosi, per il momento, come l’opzione principale in ottica comfort termico sia nel segmento residenziale che in quello commerciale, la climatizzazione non può essere la scelta del futuro, in quanto non risulta compatibile con gli obiettivi di decarbonizzazione dell’Unione Europea.
Si devono dunque incentivare ulteriori tecniche, attive o passive, di raffreddamento, che non comportino un aumento del consumo energetico.
Ecco spiegato il crescente interesse verso il vetro a controllo solare ad alte prestazioni, il cui impiego potrebbe ridurre il consumo di energia di oltre il 27% in tutta Europa entro il 2050.
Ad oggi questa soluzione è impiegata principalmente negli edifici commerciali e nelle regioni meridionali, ma ben presto potrebbe diffondersi anche nei climi più freddi e nel segmento residenziale.
Ad essa si sommano, poi, la vetratura dinamica, capace di adattarsi al calore e alla luce solare in funzione delle condizioni meteorologiche, e le schermature, combinate con tecnologie per la produzione di energia.
Fonte: glassforeurope.com