Com’è percepito il vetro dai consumatori? Si tratta di una domanda all’apparenza banale, ma che incide profondamente sulle modalità di comunicazione delle aziende e delle diverse realtà che si occupano di questo materiale. E ancora, tale comunicazione è efficace a sensibilizzare il pubblico circa il valore e il potenziale del vetro?
Tali interrogativi, interessanti già di per sé, trovano ulteriore attenzione nel corso di questa settimana, celebrata come la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR).
Cos’è la SERR?
La SERR è un’iniziativa nata all’interno del Programma LIFE+ della Commissione Europea, con l’obiettivo primario di sensibilizzare le istituzioni, i consumatori e tutti gli altri stakeholder circa le strategie e le politiche di prevenzione dei rifiuti messe in atto dall’Unione Europea. La campagna, in corso dal 19 al 27 novembre, intende mostrare come ogni attore della società – compresi i singoli cittadini – possa, in modo creativo, contribuire a ridurre i rifiuti in prima persona e a comunicare questo messaggio d’azione agli altri.
Come si inserisce il vetro in questo discorso?
Un’importante risposta, in tale senso, ce la fornisce il sondaggio di ricerca indipendente commissionato dalla European Container Glass Federation (FEVE) per la piattaforma di consumatori Friends of Glass. Il sondaggio, condotto tra oltre 4.000 intervistati in 13 paesi europei, rivela come 8 consumatori su 10 percepiscano il vetro come un materiale da imballaggio a prova di futuro, in grado di assicurare una vita e un pianeta più sani.
Uno strepitoso incremento
In un contesto in cui si cerca di ridurre gli imballaggi, il vetro è l’unico materiale per il packaging che ha segnato una crescita di utilizzo negli ultimi tre anni, totalizzando un +8% davvero significativo, soprattutto alla luce del calo, tra il 24 e il 41%, registrato dal bag-in-box, dal metallo e dalla plastica.
La fiducia dei consumatori
Dall’indagine emerge facilmente come il vetro sia considerato intrinsecamente riutilizzabile e riciclabile e dunque parte integrante di uno stile di vita sano.
I consumatori credono nel riciclaggio di questo materiale: 8 intervistati su 10 affermano di riciclare sempre o spesso i loro imballaggi in vetro. E addirittura l’82% assicura di avere una buona conoscenza di come riciclare. La metà degli intervistati ha anche dichiarato di investire in tale materiale proprio a ragione della sua riciclabilità, rispetto ad altri materiali da imballaggio.
Sicurezza, salute e conservazione
La salute e la conservazione dei prodotti rappresentano un’altra imprescindibile priorità per gli acquirenti. E anche questo parametro vede i consumatori ben informati circa la proprietà del vetro. Oltre un terzo degli intervistati ha dichiarato di scegliere tale materiale proprio perché l’imballaggio in vetro inerte preserva meglio la salute e mantiene i prodotti sicuri più a lungo. E ben 7 europei su 10 si affidano al vetro riciclato per continuare a proteggere cibi e bevande da eventuali rischi per la salute dopo il riciclaggio, rendendo il vetro il materiale riciclato più sicuro tra gli intervistati.
Gli ‘obblighi’ dei produttori
Spostando l’attenzione sui produttori, 4 intervistati su 5 sostengono che le aziende abbiano l’obbligo morale di utilizzare imballaggi sostenibili; mentre il 78% ritiene che i marchi debbano dichiarare chiaramente i propri progressi o le proprie credenziali di sostenibilità sulla confezione. Il 65% afferma addirittura di fidarsi maggiormente della qualità di un prodotto quando è confezionato in vetro.
Tornando dunque ai legittimi interrogativi posti in incipit, possiamo rilevare come i consumatori abbiano coscienza delle proprietà del vetro. Le aziende sono chiamate dunque a confrontarsi con una platea di acquirenti sensibile, intelligente e preparata. Anche per tale ragione l’industria del vetro deve sentirsi sempre più stimolata a garantire un materiale sostenibile, capace di proteggere, oggi e domani, la nostra salute e quella del nostro pianeta.
Fonte: friendsofglass.com