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lunedì 23 Dicembre 2024

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    Trema il cemento: arrivano i mattoni di vetro stampati in 3D

    L’ultima novità in campo edilizio proviene dal Massachusetts Institute of Technology (MIT), dove un team di ricerca è approdato alla stampa 3D di mattoni riutilizzabili. Inaspettato il materiale scelto: niente meno che il vetro.

    Se non contaminato, il vetro può potenzialmente essere riciclato all’infinito: questa sua proprietà lo rende una risorsa di grande fascino in un mondo sempre più attento alla sostenibilità. Proprio per questo, al MIT si è voluta testare la fattibilità d’uso di vetro realizzato tramite produzione additiva nella realizzazione di componenti edilizie strutturali, resistenti ed innovative. I test meccanici, descritti nello studio pubblicato su Glass Structures & Engineering, hanno dimostrato come uno di questi mattoncini, simili a quelli LEGO per la presenza di due pioli rotondi, sia in grado di resistere a pressioni pari a quelle sopportabili da un blocco di cemento.

    Focus sulla tecnica 

    Gli ingegneri del MIT hanno utilizzato una stampante 3D per vetro personalizzata, la Glass 3D Printer 3 (G3DP3), che è stata fornita da Evenline, società spin-off dell’Istituto. I mattoni realizzati sono multistrato: la macchina, infatti, è in grado di fondere bottiglie di vetro frantumate, per poi depositarle una sopra l’altra. Il sistema di estrusione avanzato impiegato ha consentito di superare il problema delle alte temperature necessarie per fondere il vetro, di solito incompatibili con le tradizionali tecniche di stampa. 

    Sono state stampate tre tipologie di blocchi (cavi, stampati e fusi, completamente stampati in 3D), tutti testate con l’ausilio di una pressa idraulica: i risultati hanno visto trionfare i mattoni a forma di otto con un dispositivo ad incastro separato nella parte inferiore, realizzato con materiale diverso. 

    I vantaggi

    Come già detto, questi mattoni di vetro sono incredibilmente resistenti, tanto da essere idonei alla costruzione di pareti trasparenti in edifici complessi. Infinite le possibilità che si aprono, dunque, ad architetti e designer: controllando forma e disposizione dei mattoni tramite la stampa 3D, non ci sarà freno alla creatività. Grazie a questo nuovo uso del vetro, si potrà giocare con luci, ombre e trasparenze, dando vita ad ambienti luminosi ed ariosi, ma sempre solidi. 

    L’aspetto fondamentale di questo progetto sta, però, nel concetto di circolarità: i mattoni di vetro sono assemblabili e smontabili con grande facilità ed infinitamente riciclabili (rimuovendo i dispositivi ad incastro). Per il team del MIT è fondamentale che i materiali da costruzione siano riutilizzabili e riadattabili, in modo da abbattere la produzione di carbonio del settore edile. L’efficienza energetica degli edifici viene ottimizzata anche grazie alla maggior diffusione di luce naturale che il vetro consente, riducendo così quella artificiale e i sistemi di raffreddamento. 

    Per dimostrare le potenzialità del loro lavoro, gli ingegneri del MIT hanno costruito una parete di vetro fuori dal campus. Per il futuro, programmano di erigere edifici più grandi e complessi: nel settore delle costruzioni, le sfide che pone la lavorazione del vetro sembrano avere le ore contate. 

    Fonti: news.mit.edu, 3dnatives.com, 30science.com

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