Il rover Yutu-2 della missione cinese Chang’E-4 ha identificato due sfere intatte di vetro traslucido sul lato nascosto della Luna. L’avvistamento, ripreso dalla fotocamera panoramica del rover, potrebbe condurre a importanti scoperte circa la storia della Luna, la composizione del suo mantello e gli eventi di impatto sulla sua superficie.
Un materiale lunare
Al momento non si hanno dati certi sulla composizione delle sfere di vetro lunare.
La presenza di tale materiale sulla Luna è, però, tutt’altro che straordinaria. Piccole sferule di vetro sono molto comuni sulla superficie del satellite.
Esse si originano, infatti, quando dei silicati sono sottoposti a temperature elevate. I depositi di vetro si sono formati sia durante le eruzioni esplosive, dovute all’attività vulcanica della Luna, sia in conseguenza del calore generato dall’impatto con oggetti più piccoli, come meteoriti.
Parallelismi con la missione Apollo 16
Ciò che stupisce dei globi scoperti da Yutu-2 è la dimensione. Generalmente le sferule di vetro lunare non superano il millimetro di diametro. Mentre quelle individuate dal rover cinese variano dai 15 ai 25 millimetri.
Sfere simili per dimensione furono recuperate sulla parte visibile della Luna durante la missione Apollo 16. La vicinanza ad un cratere ne palesava l’origine, frutto con larga probabilità di un impatto.
Una lucentezza indicativa
Un evento simile potrebbe aver prodotto i globi ripresi dalla telecamera a bordo del rover, anch’essi trovati vicino a nuovi crateri da impatto. È però possibile che queste sferule fossero già presenti sul suolo lunare e che la collisione le abbia solo riportate in superficie.
Gli oggetti trovati sul lato nascosto del satellite presentano, però, una differenza macroscopica rispetto a quelli della missione Apollo 16. Le prime sono caratterizzate da una lucentezza vitrea e risultano traslucide o semitrasparenti, diversamente dalle seconde che sono per lo più scure, opache e ricche di clasti.
L’ipotesi dei ricercatori
È proprio la lucentezza a far propendere per un’origine diversa. Come pubblicato su Science Bullettin, è infatti probabile che le sfere del lato oscuro della Luna abbiano avuto origine da un vetro vulcanico chiamato anortosite, il quale si è fuso nuovamente a causa di un impatto, ri-solidificandosi in globi rotondi traslucidi.
Questa ipotesi apparenterebbe tali oggetti lunari con alcune formazioni terrestri chiamate tectiti.
Verso nuove scoperte
In attesa di uno studio più accurato sulla composizione di questi globi traslucidi, l’ipotesi appena descritta suggerirebbe una presenza consistente di tali sfere lungo tutto l’altopiano lunare.
Il loro campionamento risulterà dunque indispensabile per ricostruire la storia dell’impatto iniziale della Luna.
Fonti: focustech.it, sciencealert.com
Fonte immagine: Science China Press