back to top
domenica 22 Dicembre 2024

traduzione automatica

domenica 22 Dicembre 2024

traduzione automatica

    Differenziare vetro colorato e trasparente? I risultati della sperimentazione

    A inizio dicembre sono stati premiati i vincitori della campagna per la raccolta del vetro, lanciata da Alea Ambiente, in collaborazione con CoReVe. Il progetto, indirizzato ai pubblici esercizi dei comuni di Forlì, Forlimpopoli, Bertinoro e Meldola, si proponeva di sensibilizzare le attività commerciali, ottimizzando le operazioni di raccolta. La maggiore novità? La separazione del vetro trasparente da quello colorato

    Perché è importante operare una separazione tra il vetro trasparente e quello colorato? 

    I numeri della raccolta del vetro in Italia sono estremamente convincenti, ciò che faciliterebbe un ulteriore miglioramento è la divisione sulla base del colore.
    I diversi colori comportano infatti materiali e processi di recupero differenti, ma ad oggi gli impianti di selezione non riescono a effettuare questa separazione. Una dinamica che ostacola il riciclo, riducendo la quantità di materiale avviato al recupero. 
    Conferendo gli imballaggi bianchi e quelli colorati in un solo contenitore si può ottenere, tramite riciclo, solo vetro colorato. Diversamente, se si opta per la differenziazione cromatica, è possibile ricavare nuovo vetro bianco.  

    Esiste un’ulteriore differenza sostanziale tra le due tipologie di materiale. Le bottiglie colorate (verdi o ambra) possono essere prodotte caricando i forni con materia prima seconda in quantità fino al 95%. Per quelle bianche la percentuale di vetro riciclato scende di molto, fermandosi al 20% circa.
    Separando il materiale per colore si produce dunque un notevole risparmio energetico sulla fusione e sulla materia prima, nonché un’abbondante riduzione degli scarti di lavorazione.

    Uno sguardo al futuro

    I risultati della campagna lanciata a Forlì e dintorni sono stati convincenti: si sono infatti recuperate 7.200 tonnellate di vetro colorato e 200 trasparenti. Il prossimo step, per quanto piuttosto complesso, mira all’estensione dell’iniziativa alle utenze domestiche.
    Questo obiettivo richiederebbe un aumento dei contenitori di raccolta (domestici e nelle città) e una specifica campagna per sensibilizzare i cittadini alla corretta suddivisione degli imballaggi.

    Sarà questa la prossima sfida presentata da CoReVe sul territorio nazionale? E i cittadini si mostreranno ricettivi a questa nuova pratica, conservando il podio italiano nella speciale classifica dei paesi europei più virtuosi nel riciclo del materiale green per eccellenza?

    Fonti: ilrestodelcarlino.it, repubblica.it, asp.asti.it

    Potrebbe interessarti anche: Sostenibilità del packaging, senza rinunciare al design
    Rimani aggiornato sulle ultime news dal mondo del vetro, segui Vitrum su Instagram!

    Contatta l'autore per ulteriori informazioni






       Leggi la nostra Privacy and Cookies Policy e accetta le condizioni di utilizzo e trattamento dei tuoi dati. Tratteremo sempre le informazioni da te inserite con rispetto.


      Articoli correlati

      Ultimi articoli