I ricercatori dell’Università di Oxford hanno collaborato fianco a fianco con esperti del settore per sviluppare un rivestimento intelligente, capace di adattarsi alle necessità stagionali degli edifici.
Lo studio si inserisce nell’ambito della Wearable and Flexible Technologies Collaboration con lo scopo di migliorare la qualità della veste trasparente delle abitazioni.
Una tecnologia promettente
Il nuovo vetro presenta un rivestimento a bassa emissività, regolabile in base allo spettro, che utilizza un materiale a cambiamento di fase attivo per controllare la quantità di calore che entra nella stanza.
Grazie al materiale appena citato, a base di calcogenuro, il vetro è in grado di adattarsi alle esigenze interne. E, secondo le prime stime, porterebbe a un risparmio energetico tra il 20 e il 34% rispetto alle convenzionali finestre a doppi vetri.
Spirito di adattamento
L’energia termica dei raggi infrarossi del sole viene assorbita dal rivestimento e riemessa sotto forma di calore, attraverso un sistema di riscaldatori elettrici trasparenti nel substrato di vetro, per aumentare la temperatura delle stanze in inverno. Nei mesi estivi, invece, il vetro riflette questa stessa energia per mantenere i locali freschi.
Un sistema amico della luce naturale
Le proprietà termiche ed ottiche delle finestre tradizionali sono ‘inscritte’ nel rivestimento del vetro come parte del processo produttivo. L’utilizzo di un rivestimento maggiormente riflettente, per esempio, facilita l’isolamento termico, ma rischia di compromettere il livello di illuminazione naturale degli ambienti.
Il vetro sviluppato dall’Università di Oxford è invece capace di cambiare stato a seconda della maggiore o minore esigenza di calore, senza interferire sulla quantità di luce in entrata.
Una promessa per ambiente ed economia
Sebbene la strada per la commercializzazione di questa tecnologia sia ancora lunga, i risultati palesano già la validità e il potenziale del prototipo. La speranza è che si riveli un alleato cruciale per il raggiungimento degli obiettivi, tanto politici quanto culturali, di risparmio energetico.
Fonti: ox.ac.uk, rinnovabili.it