Viviamo anni nei quali l’attenzione per l’ambiente è via via crescente, dove l’impegno ad essere ecosostenibili si è sommato alla necessità di ridurre gli sprechi, di usare con intelligenza l’energia.
Sono mesi che questi temi stanno passando da essere importanti ad urgenti, e ormai l’urgenza è vicina all’emergenza: ogni imprenditore sa che l’efficientamento energetico, il rispetto delle normative ambientali, sono priorità. Priorità per le quali c’è bisogno di qualcuno su cui fare affidamento, magari un amico.
Per Mappi queste necessità non sono una sorpresa di questi mesi, ma obiettivi che vengono perseguiti da anni. Soluzioni come MHS,ESS,IHS etc. che riducono fino al 35% il consumo di energia del forno da tempra, caratterizzano da svariati anni tutti i forni, sia ATS che FOX. La scelta di materiali di grande qualità e di lunga durata, la rinuncia all’uso dell’anidride solforosa (SO2), sono soluzioni eco-friendly. Non è una singola innovazione a rendere questi forni leader riconosciuti in tutto il mondo ,bensì il loro insieme coordinato, ma soprattutto l’idea che c’è dietro: mettersi nei panni del vetraio per dargli il meglio.
Le innovazioni sviluppate nel corso degli anni dal Centro Ricerca & Sviluppo di Mappi fanno sì che il forno concentri il calore solo dove è presente il vetro per riscaldarlo nel modo più omogeneo possibile ed evitando così il surriscaldamento dei rulli; la scelta di materiali isolanti che rendono minima la dispersione del calore, set-up automatizzati per la tempra di ogni tipo di vetro piano, sono solo alcune delle innovazioni che fanno non solo la differenza tra un forno Mappi ed un altro, ma soprattutto tra un Vetraio che ha scoperto Mappi ed uno che ancora non lo conosce.
Proviamo a fare due calcoli, un esempio ci chiarirà le idee più di mille parole.
1) Il forno Mappi, per come è progettato, riduce i picchi di energia, e di conseguenza riduce la potenza installata, cioè il numero dei Kw che la vetreria deve chiedere al gestore di energia. Questo è un costo che si paga sempre, a prescindere dal consumo effettivo.
2) All’interno della camera di riscaldamento il software riconosce dove è presente il vetro e scalda solo dove è necessario, e questo, a parità di altre condizioni. si traduce in un risparmio che può arrivare fino al 35% oltre che ad evitare il surriscaldamento dei rulli.
3) Quando a fine giornata si spegne il forno, si può fare istantaneamente, senza attendere che si completi il processo di raffreddamento graduale che è lo standard per i forni da tempra. Si tratta di circa un’ora di tempo nella quale il forno è acceso, e continua a consumare energia, ma non produce nulla.
4) Lo stesso accade al mattino, grazie a tempi di accensione molto minori: infatti il forno Mappi è in grado di accendersi in 1 H da freddo, o in 30 minuti se il giorno prima era stato in funzione. Grazie a questa peculiarità del forno Mappi si stima un risparmio di circa 1,5 H al giorno di consumi energetici.
5) E c’è un’altra cosa che il Vetraio Mappi ha scoperto: grazie al suo forno può produrre di più, in maniera più efficiente, e soprattutto può produrre vetro di alta qualità, andando ben oltre gli standard qualitativi imposti dalle normative CE. Oltre a questo, grazie all’ultima innovazione del SUPERTEMPER si può entrare nel mercato dei vetri tagliafuoco certificati E30, aggiungendo un semplice optional al forno.