Glass Alliance Europe, l’alleanza europea delle industrie del vetro, di cui è membro ASSOVETRO, torna ad alzare la voce, rinnovando l’appello per azioni urgenti e cruciali a livello continentale e nazionale, atte a sostenere il comparto e ad affrontare il complesso panorama energetico dell’Unione.
Glass Alliance Europe ha delineato un piano d’azione strutturato in 8 punti
- Le autorità dovrebbero garantire che il criterio dei danni irreversibili agli impianti industriali sia debitamente applicato nei piani di emergenza nazionali per dare priorità alla fornitura di energia ai processi di produzione continui, come l’industria del vetro, evitando così la perdita di beni industriali.
- Progettare e introdurre urgentemente misure decisive per contenere i costi energetici sia del gas naturale che dell’elettricità per l’industria del vetro ad alta intensità energetica.
A tal proposito occorre considerare la validità dei diversi meccanismi (price cap, price corridor, price brake o altro) per garantire sufficienti forniture di gas, per abbassarne i costi e garantirne il fabbisogno su più anni e per ripristinare la capacità e la competitività dell’industria europea del vetro. - Fornire un immediato sollievo alle aziende dell’intero comparto, gravemente danneggiate dalla crisi in atto. Glass Alliance Europe accoglie favorevolmente l’allentamento dei criteri di qualificazione, come quello rivisto sull’evoluzione dell’EBITDA, e l’aumento del tetto al sostegno finanziario, sebbene tali ristori rimangano, per la maggior parte dei settori ad alta intensità energivora, ancora troppo bassi.
- Facilitare il passaggio al combustibile, consentendo una maggiore flessibilità nell’ambito dell’attuazione locale della direttiva IED sulle emissioni industriali allo scopo di modificare le autorizzazioni operative. In questo contesto, Glass Alliance Europe fa riferimento alla reintroduzione dell’olio combustibile denso per la fusione del vetro e alla riduzione dei tempi di autorizzazione per il biogas, nel tentativo di ridurre la dipendenza europea dal gas naturale e di diversificare le fonti energetiche.
- Sostenere una maggiore elettrificazione dell’industria del vetro, rivedendo le linee guida per alcuni aiuti per la compensazione delle emissioni indirette nell’ambito dell’ETS dell’UE.
- Offrire all’industria europea del vetro sgravi immediati su tasse e maggiorazioni per l’elettricità e il gas. Glass Alliance Europe mira inoltre a preservare l’esenzione per i processi mineralogici ai sensi della Direttiva sulla Tassazione dell’Energia.
- Avviare rapidamente la riforma volta a disaccoppiare l’elettricità dai prezzi del gas e un’altra pensata per ridisegnare il mercato dell’energia, coinvolgendo gli esperti del settore del vetro nella riorganizzazione.
- Proseguire le misure di difesa commerciale sulle importazioni sovvenzionate e oggetto di dumping e considerare la rapida introduzione di misure supplementari in caso di nuovi flussi. Se non affrontati, tali flussi rischiano infatti di rappresentare una minaccia per la produzione europea.
Cercasi azioni concrete
Come sottolineato da Glass Alliance Europe, la posta in gioco è troppo alta perché le istituzioni si rifiutino di contribuire alla sicurezza e competitività a breve e lungo termine della filiera. L’industria europea del vetro è infatti un comparto altamente innovativo e strategico per l’UE, da cui dipendono diversi settori cruciali (energia, edilizia, trasporti, food & drink, medicale; solo per citare i principali), anche in funzione della transizione verso la neutralità climatica.
Il tempo della pianificazione e delle rassicurazione è ormai giunto al termine, Glass Alliance Europe e tutta la filiera del vetro pretendono ora azioni concrete che risollevino le sorti del settore e diano il giusto credito ad un’eccellenza del secondario del Vecchio Continente.
Fonte: glassallianceeurope.eu, glass-international.com