L’industria del vetro italiana è la protagonista delle prime linee guida per la decarbonizzazione dei settori hard to abate. Pubblicato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), il documento delinea le strategie per limitare le emissioni e promuovere la competitività della filiera.
Il GSE si prepara dunque a sostenere le aziende del vetro nel proprio percorso di circolarità, fornendo strumenti pratici per investire in energia rinnovabile, potenziare l’autoconsumo e beneficiare degli incentivi nazionali.
Un percorso condiviso per un vetro sostenibile
Tali documenti sono il frutto di un’attenta attività di analisi condotta presso gli impianti industriali e di un confronto diretto tra il GSE e le associazioni di settore. Le aziende del vetro potranno così disporre di soluzioni tecnologiche e strumenti finanziari utili per pianificare interventi efficaci e sostenibili.
Le strategie chiave
L’industria del vetro rientra tra quelle più complessi da decarbonizzare, a causa dell’intensità energetica dei processi produttivi, che possono incidere fino al 30% sui costi complessivi.
Tra le proposte più rilevanti delle linee guida del GSE figurano:
- il riciclo del rottame di vetro, che consente di limitare significativamente il fabbisogno di materie prime e i consumi energetici, con risparmi stimati fino al 25%;
- l’integrazione di combustibili alternativi, come il biometano e l’idrogeno verde;
- la creazione di comunità energetiche per una gestione più efficiente e green dei consumi;
- l’adozione di forni ibridi elettrici;
- l’impiego di sistemi per il recupero del calore di processo.
Non mancano inoltre strumenti operativi per la diagnosi energetica, schede tecnologiche, simulatori economici e indicazioni utili per accedere agli incentivi dedicati alla decarbonizzazione.
Una visione sistemica
Il progetto sarà progressivamente esteso ad altri settori industriali, con l’intento di costruire una visione strutturata e completa a supporto del percorso di transizione energetica del sistema produttivo nazionale verso un’industria low carbon competitiva nel panorama globale.
Fonte: rinnovabili.it