L’Ungheria premia la propria tradizione musicale con un meraviglioso tempio ad essa dedicato, nel cuore verde della capitale.
Nel Városliget, storico parco pubblico di Budapest, è stata inaugurata la Magyar Zene Háza, la Casa della Musica ungherese, progettata dall’architetto giapponese Sou Fujimoto.
Rispettate le attese
Il progetto dell’edificio è stato selezionato tra circa 170 proposte internazionali e rappresenta una delle dieci strutture più attese a livello mondiale, secondo la CNN e la World Architecture Community.
E il risultato non ha deluso le aspettative. La Magyar Zene Háza è un capolavoro architettonico contemporaneo.
I meriti del vetro
Il fascino della Casa della Musica dipende dall’uso mirato del vetro, che dissolve i confini tra architettura e natura. La trasparenza e la luminosità della struttura, garantite dalle vetrate al posto delle pareti, suggeriscono infatti la continuità con l’ambiente verde circostante, in una sinergia funzionale alla valorizzazione della luce naturale.
Più nel dettaglio, la facciata è composta da 94 pannelli termoisolanti, realizzati su misura. Essi raggiungono, in alcune zone, un’altezza di quasi 12 metri.
Forme vibranti e naturali
La relazione armonica con la natura è rafforzata dal controsoffitto decorato con oltre 30.000 foglie stilizzate dorate, che riflettono le variazioni di luce. Esse sono fissate da una struttura in acciaio composta da 1.000 elementi a nido d’ape.
A sorprendere ulteriormente è la scenografica copertura circolare della struttura, caratterizzata da linee curve e morbide. L’architetto si è qui ispirato alla forma variabile delle onde sonore, provocata dalla vibrazione di un oggetto.
Tale copertura presenta, inoltre, 100 aperture specificamente progettate per far emergere gli alberi del parco.
Copertura del fabbisogno energetico
In coerenza con il contesto naturalistico, la Magyar Zene Háza promuove la sostenibilità e l’efficienza energetica. Essa è infatti dotata di un innovativo sistema di riscaldamento e di raffreddamento, basato sulla geotermia e su altre fonti rinnovabili.
La struttura
La progettazione dell’edificio è impostata su tre livelli distinti, che richiamano i tre movimenti di una partitura musicale.
- Il piano sotterraneo ospita mostre permanenti e temporanee. In esso è inoltre collocata una cupola sonora emisferica, unica nel suo genere. Fino a 50 visitatori possono prendere parte ai concerti per sperimentare l’audio surround a 360°.
- Il livello del parco è dedicato alle arti performative. Gli eventi dal vivo si tengono sia nelle sale del concerto sia sul palco all’aperto.
- Chiude la struttura un piano dedicato agli ambienti educativi, dove trovano spazio un archivio digitale e una biblioteca multimediale.
Eventi artistici e musicali
Il progetto architettonico dà corpo all’esperienza musicale attraverso l’interazione tra natura, luce e suono. La Casa ospita una vasta programmazione di musica dal vivo di diversi generi, dalla classica al pop, dal folk al jazz. Ma anche mostre e programmi didattici pensati per un maggior coinvolgimento dei visitatori.
Liget Budapest Project
La Magyar Zene Háza ha stimolato la riqualificazione di un’area del parco, di ben 7.000 mq, per troppo tempo abbandonata e chiusa al pubblico. La sua edificazione si inserisce in un progetto ancora più consistente, chiamato Liget Budapest Project. Tale piano, tra i più ambiziosi d’Europa, porterà al rinnovamento di un’area verde di 122 ettari e alla creazione di un nuovo polo museale per la capitale.
Fonti: ligetbudapest.hu, viaggi.corriere.it, archiportale.com
Fonte immagine: ligetbudapest.hu